Gli ultimi dati dell’Osservatorio Kids di AIE (Associazione Italiana Editori), presentati recentemente alla Bologna Children’s Book Fair raccontano un panorama sorprendente: da un lato, i bambini e i ragazzi tra 0 e 14 anni dichiarano quasi tutti di aver sfogliato o letto almeno un libro nell’ultimo anno, dall’altro il tempo che dedicano realmente a questa attività è limitato.
Secondo l’Osservatorio, il 99% la fascia della popolazione più giovane (0-14 anni) ha avuto un contatto con il libro (o un contenuto editoriale) nell’ultimo anno: libri tattili, cartacei, e-book, audiolibri, app dedicate alla lettura e piattaforme di narrazione social.
Questa cifra, altissima, mostra come i genitori prima e gli insegnanti poi rivestano un ruolo importantissimo nell’avvicinamento dei più giovani alla lettura.
Se si approfondisce meglio il dato, però, emerge uno scenario che fa riflettere: il 70% dei bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni risulta essere un lettore occasionale, cioè con un massimo di sei libri letti in un anno. Questa è la prima contraddizione che salta all’occhio: da un lato tantissimi “lettori” dichiarati, dall’altro una media effettiva di libri letti piuttosto bassa.
Cosa può fare la scuola per invogliarli a leggere di più?
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