Si chiama ARIN il primo chatbot per aiutare i bambini con bisogni educativi speciali rivolto a docenti di sostegno, genitori, neuropsichiatri. Il progetto è promosso dalla Fondazione Mondo Digitale ETS, in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi, ITLogiX e l’Università degli Studi Roma Tre.
Lo strumento vuole supportare i docenti nel processo di verifica dell’acquisizione delle conoscenze, tramite la predisposizione di test personalizzati e la misurazione dei relativi risultati.
Gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono quasi 359mila, il 4,5% del totale degli iscritti (+6% rispetto all’anno scolastico precedente), con un incremento di 75mila unità negli ultimi cinque anni (+26%). Cresce la quota di docenti per il sostegno con una formazione specifica, passata dal 63% al 73% in quattro anni. Tuttavia, restano ancora molti gli insegnanti non specializzati (27%, con un picco del 38% nel Nord), e l’11% viene assegnato in ritardo. Poco diffuso anche l’uso degli strumenti informatici: solo nella metà delle scuole tutti gli insegnanti impiegano tecnologie a supporto della didattica inclusiva.