Le scrittrici italiane, spesso marginalizzate nei manuali di letteratura, rappresentano una risorsa fondamentale per la didattica inclusiva. La loro esclusione impoverisce il patrimonio culturale trasmesso e priva le giovani generazioni di modelli femminili, ostacolando la costruzione di una cittadinanza paritaria. Integrare le opere delle scrittrici consente di ampliare i temi e le visioni, valorizzando diversità e voci dissidenti.
Questo approccio non solo democratizza la cultura, ma disordina i concetti e le categorie tradizionali, ridefinendo il canone letterario. Il convegno "L'altra metà delle letteratura: le scrittrici " organizzato insieme alla Casa Editrice Principato propone un nuovo sguardo sulla letteratura, favorendo un'educazione capace di connettere passato e presente e di includere prospettive plurali.