L’indagine si è concentrata – con analisi quantitative e qualitative – sui divari di apprendimento nella scuola secondaria di II grado, in particolare, nella classe seconda (cioè, dopo dieci anni di scuola). I risultati confermano la molteplicità e l’entità dei divari di apprendimento nel Paese, dovuti in misura importante anche anche a differenze fra le scuole e dentro le scuole.
La ricerca mostra che le singole scuole, nella loro autonoma capacità di organizzazione, possono fare la differenza. Il tema non è aumentare il numero di insegnanti o di risorse, tra i più alti d’Europa, ma incidere sull’organizzazione. I casi analizzati nello studio mostrano che la leadership dei dirigenti, la capacità di lavorare in team e l’apertura della scuola a esperienze formative esterne sono caratteristiche determinanti per il successo degli studenti, anche nei contesti più fragili.